Federica SalaVenini
La magia del vetro
A cura di Federica Sala
Prefazione di Peter Marino
Con i contributi di James Bradburne, Anna Carnick, Wava Carpenter, Michela Cattai, Alberto Cavalli, Domitilla Dardi, Rainald Franz, Elisabetta Longari, Ivan Mietton e Federica Sala.
In occasione dei 100 anni, Venini si racconta con un libro che celebra il design e l’arte vetraria
VENINI. La magia del vetro è un viaggio nell’universo creativo e artistico dell’azienda di Venezia, punta di diamante del Made in Italy nel mondo. Fondata nel 1921 a Murano da Paolo Venini e Giacomo Cappellin, Venini coniuga sapientemente la millenaria arte vetraria dell’isola con l’innovazione, da sempre al servizio delle più moderne e immaginifiche menti del design e dell’architettura italiana e internazionale, tra le quali Carlo Scarpa, Gio Ponti, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Tadao Ando, Ron Arad Peter Marino, che firma la prefazione del libro. La struttura del libro è organizzata per temi e associazioni progettuali. 10 capitoli, da «Senza Tempo» a «Il Colore», da «Pieni e Vuoti» e «Collezionismo», per vivere le icone dei grandi maestri, le trasparenze, le lavorazioni a caldo e a freddo, i filoni creativi come l’Erbario e il Bestiario, le declinazioni dei vetri per la tavola, la luce e i pezzi unici da collezione. Il libro è uno spettacolo visivo, tra 150 immagini, fotografie d’archivio, disegni originali e un servizio fotografico inedito di Lucrezia Roda, che mette in scena i capolavori Venini nella fornace, cuore pulsante dell’attività, dove i maestri vetrai si tramandano un sapere antico, perfezionando sempre di più le proprie tecniche, tra le quali spicca la palette cromatica di 125 colori, unica al mondo. Molti libri sono stati scritti e compilati su Venini: La magia del vetro si distingue per la vivacità del racconto visuale, l’accesso al dietro le quinte della fornace e la varietà di voci, punti di vista e contenuti. Federica Sala è una curatrice indipendente. È stata assistant curator nel dipartimento di design del Centre Pompidou a Parigi. Ha curato mostre per istituzioni come la Triennale di Milano e ADI Design, ed è autrice di varie pubblicazioni sulla storia del design italiano (tra queste, Giulio Castelli, Electa, 2021, e Minimal Baroque, Rizzoli 2021).