Andriana KulchytskaSale certamente
Per battere le melanzane Andriana Kulchytska utilizza una bottiglia, per dare forma al dolce usa invece un cartone di latte; l’avocado è il “Frutto grasso”, la cipolla la “Fonte di lacrime”, la pentola a pressione la “Macchina terrificante”. C’è qualcosa di irresistibile nelle ricette che la “Ragazza con l’accento” propone tutti i giorni alle centinaia di migliaia di persone che la seguono. Qualcosa che non dipende soltanto dalla lingua astrusa, ironica e giocosa con cui racconta i suoi piatti. Qualcosa che si prende gioco della nostra ossessione per il cibo, che va oltre la cucina e ha piuttosto a che fare con l’imprevedibilità e la stranezza della vita.
Per questo in Sale certamente c’è molto di più delle semplici ricette. C’è l’infanzia trascorsa a Sambir, vicino a Leopoli, nella casa con il giardino pieno di cespugli di lamponi e mirtilli e gatti e cani randagi; ci sono le estati trascorse nella casa di legno di nonna Lydia, che inseguiva la piccola Andriana con il piatto in mano per farle trangugiare almeno qualche cucchiaio di borsch; ci sono i vareniki (i tipici ravioli ucraini) preparati con zia Lyba, e la sua torta di mele; c’è la Polonia, dove Andriana si è trasferita appena maggiorenne per lavorare da Krusty Krab, “lo sfavilloso ristorante di grande centro commercialeproprietà di due ricchi signori inglesi”; e poi c’è l’Italia, dove la vita di Andriana ha preso una piega del tutto inaspettata quando ha cominciato a pubblicare sui social le ricette della sua tradizione. Ricette che ogni giorno ci aiutano a non dimenticare che la cucina, prima ancora che un insieme di tecniche e procedimenti da eseguire alla perfezione, è un gioco che impariamo fin da bambini, una lingua che ci ricorda in continuazione chi siamo e la strada che abbiamo percorso.