Silva GentiliniLe formiche non hanno le ali
Nata all’inizio degli anni sessanta, Emma cresce fra le violenze e i soprusi di un padre bipolare e irascibile, che sottomette tutta la famiglia alle sue continue crisi. I suoi scatti d’ira degenerano spesso in attacchi verbali e fisici verso le due figlie e la moglie. All’età di diciassette anni Emma subisce una violenza sessuale dal padre. Si rende conto di essere incinta quando è ormai troppo tardi per abortire. Con la complicità di un medico amico, la madre la affida a un’ostetrica di fortuna che, subito dopo il parto, strappa il neonato dalle braccia di Emma per farlo adottare illegalmente da un’altra famiglia. A inizio del Novecento, Margherita, una ragazza di umili origini, si innamora del figlio del signorotto del paese e rimane incinta. La gravidanza viene ignorata dalla ricca famiglia del giovane e lei, denigrata da una madre insensibile e dal paese intero, abbandona suo figlio alla ruota di un convento. A soli sedici anni e con l’intento di tornare un giorno a riprendersi il suo bambino, decide di emigrare a New York per ricostruirsi una vita. L’America porterà a Margherita altri mariti, altri figli e una carriera da imprenditrice, ma non le permetterà mai di tornare in Italia dal primo figlio, sebbene sia riuscita a mettersi in contatto con lui. Quando Emma, dopo la morte della madre e il suicidio del padre, riesce a rintracciare la famiglia che ha adottato suo figlio, scoprirà che la sua storia e quella di Margherita sono intrecciate da un legame inaspettato e indissolubile. Le formiche non hanno le ali è un romanzo che fa della rinascita di due donne il riscatto da un passato tragico e violento. La storia di Emma, narrata in prima persona, è la vicenda personale dell’autrice. Vittima di violenza sessuale da parte del padre, Silva Gentilini ha costruito un’opera autobiografica carica di dolore e desiderio di rivalsa, che diventa la storia universale di una lenta e faticosa riconquista di sé. Anche grazie al personaggio di Margherita, che è plasmato sulla vera vita della bisnonna dell’autrice, Silva Gentilini riesce a dare voce alla sua personale e indicibile sofferenza attraverso un intreccio narrativo che abbraccia un secolo di storia e si fa avvincente epopea familiare.