Cecilia Eckelmann Battistello, Aldo InnocentiIl sogno di Cecilia
Ci sono dei momenti nei quali l’onda della vita ti porta su, è lei stessa che spinge la vela, il vento spira nella stessa direzione, gonfia lo spinnaker e vai. Al timone ci sei tu, ma è l’energia del vento e del mare che ti conduce lontano e hai quella incredibile e pericolosa sensazione di governare le forze della natura. È la primavera del 1978 quando Cecilia Battistello, in un pomeriggio assolato e frenetico, fa una scoperta fondamentale: lei è una di quelle persone che partono. La grande famiglia che l’ha accolta già da qualche anno è Contship, storica compagnia italiana che ha abbracciato, tra le prime al mondo, la rivoluzione del “container”. Contship gestisce linee marittime e trasporti ferroviari e con Cecilia è pronta a spostare, non per l’ultima volta, una sua sede: dalla Svizzera all’Inghilterra. Cecilia accoglie il trasferimento con lo stesso entusiasmo che riserverà alle infinite sorprese della sua vita. Veneta di nascita, proveniente da una famiglia numerosa e molto unita, Battistello lascia a vent’anni la sua terra per intraprendere un viaggio le cui tappe si snodano per tutto il mondo. Dal Marocco all’Australia, dall’Egitto all’India, gli uffici di Cecilia sono i porti, la vista dalla finestra è il mare. Imperterrita risolve situazioni difficili in luoghi in cui la diplomazia è indispensabile: prima il Libano, poi la Siria e anche la Nuova Caledonia. Il commercio e la cultura si intrecciano così in un mémoire che è anche lo spaccato della vita d’azienda, rigorosamente “on the road”. Unica donna in un mondo maschile dal sapore internazionale, Cecilia arriverà a ricoprire ruoli di grande responsabilità in qualità di presidente della più antica Conferenza Marittima che regola gli scambi commerciali con Inghilterra, India, Pakistan, Bangladesh, Ceo di Contship e ancora presidente della Federation of European Private Port Operators (Feport). Nel 1992, una nave rosa carica di container, salpando, suggellerà la storia della sua carriera di successo. Ci sono dei momenti nei quali l’onda della vita ti porta su, è lei stessa che spinge la vela, il vento spira nella stessa direzione, gonfia lo spinnaker e vai. Al timone ci sei tu, ma è l’energia del vento e del mare che ti conduce lontano e hai quella incredibile e pericolosa sensazione di governare le forze della natura.