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Il secolo spezzato delle avanguardie

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Philippe Daverio

Il secolo spezzato delle avanguardie

L’arte della prima metà del Novecento è un vorticoso susseguirsi di movimenti e “ismi”. Difficile dunque definirla in un sistema chiuso e immutabile, meglio, e forse più giusto, cercare di catturarne lo spirito di molteplicità e di contaminazione continua attraverso un programma di mostre temporanee, percorsi visivi, tematici o storici che tengono conto di connessioni, rimandi e affinità tra artisti anche apparentemente lontani. Il secolo breve, racchiuso fra l’illuminazione elettrica del cielo di Parigi dall’alto della Tour Eiffel per l’expo del 1889 e il lampo devastante del fungo atomico a Hiroshima, ha forgiato il nostro immaginario di uomini contemporanei, frantumando le certezze del secolo lungo.

Biografia autore

Philippe Daverio

Philippe Daverio (Mulhouse 1949- Milano 2020) si definiva un "antropologo culturale". Grande divulgatore d'arte e di storia, in televisione e sulla carta stampata, è stato professore ordinario alla Facoltà di Architettura dell'Università di Palermo, autore e conduttore in tv di "Passepartout". Ha diretto la rivista "Art e Dossier". Per Rizzoli ha pubblicato numerosi best seller fra cui la trilogia Il Museo immaginato (2011), Il secolo lungo della modernità (2012) e Il secolo spezzato delle avanguardie (2014). Ha scritto i saggi Ho finalmente capito l'Italia (2017) e Quattro conversazioni sull'Europa (2019). Il volume Grand Tour d'Italia a piccoli passi è dedicato a un viaggio ideale nel nostro Paese, proseguito con La mia Europa a piccoli passi, entrambi del 2019. Il suo ultimo libro, uscito nell'autunno del 2020, è Il vizio della curiosità .

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