Matteo Cambi, Gabriele ParpigliaMargherita di spine
Nel libro, Cambi, racconta con molta franchezza e lucidità la sua discesa negli inferi della droga, il periodo in cui spendeva decine di migliaia di euro al giorno per viaggiare da una parte all’altra del mondo con il suo aereo privato, prenotava tutte le suite degli alberghi di Milano per poter poi scegliere all’ultimo momento e volava con veline e accompagnatrici sempre diverse da Milano a Parigi per un aperitivo. Barche, elicotteri, aerei privati e un garage con le auto più costose. Per Cambi nulla era impossibile, tutto aveva un prezzo e lui pagava, sempre. Dopo il carcere la redenzione: va in comunità per disintossicarsi, capisce che deve cambiare vita, si sposa, riconosce la prima figlia, ma ne disconosce un’altra che nel frattempo aveva avuto. Adesso è un uomo completamente diverso, che sa raccontare con sincerità e autocritica la propria storia, tra imprenditorialità e droga, tra l’orolo del precipizio e la morte che ha sfiorato da vicino con e senza la droga.