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Diario di una rinascita

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Giovanna Valls

Diario di una rinascita

“L’ayahuasca rappresentava la parte più importante del percorso terapeutico. L’assunzione rituale avveniva di sera; vestivamo di bianco e ci sedevamo in circolo. Il processo durava sei ore, e per tre volte si assumeva questa bevanda, che è molto amara. La musica era alternata a momenti di silenzio in cui ascoltavamo solo i rumori della foresta. Nel gruppo c’erano due o tre persone con esperienza che ci seguivano quando, in preda alle visioni, correvamo dando sfogo alle emozioni più diverse… Quindi facevamo una doccia, per portare a termine il processo di purificazione di corpo e anima. Il giorno dopo continuavamo a fluttuare in una sorta di dimensione spirituale, fino a quando i pensieri concreti prendevano il sopravvento e ci facevano tornare con i piedi per terra.”

Biografia autore

Giovanna Valls

Giovanna valls Galfetti (1963) cresce tra Parigi e Barcellona in una famiglia borghese, di alto profilo culturale, di artisti e intellettuali. Suo padre Xavier è un pittore affermato, il fratello Manuel si prepara a diventare un promettente politico: oggi è il Primo ministro francese. Adolescente negli anni '80, Giovanna entra nell'età adulta con un ricco bagaglio di curiosità e apertura mentale, ma con la fragilità che spesso contraddistingue quell'età di passaggio. Sperimenta la droga, ne rimane invischiata, cade nel baratro. La sua discesa agli inferi è brutale e non le risparmia nulla: diventa dipendente dall'eroina e dalla cocaina, vive ai margini della società; si ammala di epatite, poi di Aids. Neppure i famigliari, affranti e impreparati, sanno più come aiutarla. Solo la sua incredibile forza di carattere le consente, a un certo punto, di intraprendere una cura per liberarsi dalla tossicodipendenza. Questo libro ne segue passo passo il lungo percorso di riabilitazione, alternando il racconto elaborato oggi a mente lucida, la corrispondenza con i suoi cari, impregnata di una forte e struggente emotività, e le pagine del diario intimo, un flusso di pensieri spontaneo, a tratti visionario. Giovanna entra nel centro CITA di Dosrius, Barcellona, nel 2004. Dopo alcuni mesi di soggiorno in clinica, dietro suggerimento del suo medico segue una terapia integrativa nella comunità di Prato Raso, in Brasile. Qui, nel cuore della foresta amazzonica, sotto stretto controllo medico sperimenta l'uso della ayahuasca, una bevanda allucinogena estratta dalla macerazione di una liana e usata dalle popolazioni indigene, il cui uso a scopi terapeutici si è rivelato efficace per il trattamento delle dipendenze da sostanze stupefacenti. L'assunzione di ayahuasca, nel corso di rituali di tipo sciamanico, induce il paziente a vivere sensazioni e visioni che in seguito vengono rielaborate con l'aiuto del terapeuta. Dopo due soggiorni a Prato Raso, Giovanna torna a Barcellona e si ristabilisce; oggi si ritiene guarita dalla tossicodipendenza.