Andrea VitaliCome fu che Babbo Natale sposò la Befana
I capelli lunghi, la barba chiara, un camicione rosso a scacchi era comparso da dietro uno dei grossi alberi che stavano al di là della strada, proprio davanti a scuola. Tom l’aveva guardato, era tale e quale a come suo padre glielo aveva descritto la sera prima,ogni dubbio era sparito, si trattava di Babbo Natale! Un profumo di vischio nell’aria e una promessa di neve dal cielo annunciano l’imminente arrivo delle feste. Eppure nonostante il clima gioioso nel paese aleggia un’atmosfera misteriosa e una domanda turba le notti di grandi e picciniBabbo Natale esiste davvero? Cè chi ancora riesce a sognare e ne è sicuro, come il direttore didattico Remedio Imperio e chi è fermamente convinto del contrario come Irene Stecchetti, una mamma “quattrossa” dal cuore di vipera, tutta angoli acuti dal naso al sedere. Intanto nei giardini nei pressi del lago si aggira un uomo anziano, senza documenti né fissa dimora, con barba lunga e pancione, che getterà nello scompiglio l’intero paese.