Sundar Pichai, CEO di Google, il colosso di Mountain View, California, ha recentemente affermato che “l’intelligenza artificiale è una delle cose più importanti su cui stiamo lavorando come umanità. È più importante del fuoco o dell’elettricità”.
Considerando che il fuoco e l’elettricità permeano ogni aspetto della nostra società e ci permettono di essere ciò che siamo, quella di Pichai è sicuramente una dichiarazione da non ignorare.
Eugenio Zuccarelli, che ha lavorato in Intelligenza Artificiale per quasi un decennio, ha visto i salti da gigante che l’IA ha fatto con i suoi occhi. Partendo dall’Italia e finendo negli Stati Uniti, passando per l’Inghilterra, ha avuto la possibilità di creare IA capaci di compiere azioni che fino a pochi anni fa sembravano fantascienza. Azioni come controllare braccia robotiche con il pensiero, o riuscire a predire la progressione di malattie complesse. E questi temi sono ormai diventati aree di sviluppo, non solo in ambiti di ricerca, ma anche, e soprattutto, commerciali. In poco tempo, è diventato chiaro che la nostra società non sarebbe stata pronta, e non lo è ancora, a comprendere pienamente l’epoca d’oro, e le possibili sfide, che l’IA porterà.
Eugenio e Gabriele Di Matteo, la cui esperienza giornalistica lo pone tra quei pochi esperti che possono parlare di tecnologia al vasto pubblico nel modo più chiaro possibile, hanno deciso, quindi, di unire le forze per spiegare come l’IA sta cambiando la nostra società. Con un linguaggio privo di formule matematiche e codice, il libro permette a tutti noi di comprendere come poter beneficiare dell’IA, per migliorare la nostra vita personale e lavorativa.
In questo viaggio, Eugenio e Gabriele hanno avuto l’onore di conversare con alcuni dei massimi esperti di IA in giro per il mondo, riportando i pensieri di figure come Luciano Floridi, Direttore del Digital Ethics Center dell’Università di Yale, o Federico Faggin, l’inventore del microprocessore. Queste storie, che si intrecciano alla lunga esperienza di Eugenio e di Gabriele, aiutano a creare un libro che si prospetta essere la via di accesso per tutti noi al mondo dell’Intelligenza Artificiale, un mondo che è, ormai, impossibile da ignorare.